Dokument-Nr. 10810
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe]
München, 19. November 1923
Regest
Pacelli beschreibt Pizzardo die erbärmliche Wirtschaftslage und enorme Inflation in Deutschland, die er als dramatischer als in anderen europäischen Staaten einschätzt und die sich auch auf seine Situation auswirkt. Darüber hinaus berichtet er, dass er seine Abreise nach Berlin auf Anraten des Reichsaußenministeriums um ein paar Tage verschiebt, da die innenpolitische Lage momentan stark angespannt ist. Der Nuntius bringt seinen Unmut darüber zum Ausdruck, dass seine Vorgesetzten seine ohnehin außergewöhnlich schwierige Lage im von politischen Unruhen gezeichneten Deutschland noch erschweren würden.[Kein Betreff]
La ringrazio della lettera in data del 12 corr., che Ella, pur in mezzo alle tante Sue occupazioni, ha avuto la bontà di dirigermi. In verità, per quanto io abbia letto e riletto la Sua precedente del 10 Ottobre, non ho trovato nulla che potesse autorizzarmi ad interpretare l'invio nel senso ora da Lei indicato. Ma ormai la cosa è chiarita.
Creda pure, carmo Monsignore, che il caro-viveri ha sorpassato in questi ultimi tempi qualsiasi previsione. Si è preso ora per base dei prezzi il marco-oro. Ora per fare un marco-oro si richiedono più di cinque lire; di più non si richiedono in marchi-oro i prezzi dell'anteguerra, ma essi vengono duplicati, triplicati, ecc., di guisa che, a<lmeno a>1 quanto tutti affermano, la vita è in Germania più cara che in Italia, in Francia, in Svizzera, ecc. Il fatto è che non vi sono più, si può dire, forestieri in Germania. Ella del resto, che, come mi scrisse una volta Mons. Steinmann, si era così minutamente informato quanto costava (nello scorso anno) un uovo in Francia, in Svizzera, in Italia, in Germania, ecc., abbia la bontà di fare adesso nuovamente una simile inchiesta, non solo per le uova, ma per ogni genere di cose (Ho incontrato l'altro giorno il Sig. Stockhammer [sic], che tornava a Roma, e mi ha detto che il biglietto per il viaggio, relativamente corto, da Berlino a Monaco, gli era costato più di quello ben più lungo Monaco-Roma). Fatta questa nuova inchiesta, abbia la bontà di constatare quale è la mia situazione relativamente a quella degli altri miei colleghi …
Avevo deciso di partire per Berlino domani sera Martedì e già ne avevo dato avviso al Ministero degli Esteri, affine di poter essere ricevuto subito dal Cancelliere, ecc.; ma da lì mi si è risposto consigliandomi di attendere altri due o tre giorni, giacché in questo momento la situazione politica interna è del tutto oscura e vi è una crisi latente di Governo. Così ho rimesso la mia partenza a Giovedì o Venerdì sera. Chi sa che fino a quel giorno il Signore non ispiri al cuore dei miei Superiori di farmi avere una qualsiasi notizia circa l'appello dal
24v
Cancelliere al
S. Padre per soccorrere la miseria di tanta
parte2 della popolazione, che formava oggetto di uno dei miei Rapporti spediti al principio di questo mese? Io spero sempre anche
contra spem, giacché sarebbe per me abbastanza penoso di dover dire al
Cancelliere, che m'interrogherà subito sull'argomento, che non ho avuto alcuna
risposta!3
Caro Monsignore, sono ormai sei anni e mezzo, che mi trovo in questo Paese, sempre in mezzo a guerra, rivoluzione, agitazioni continue. Nessun altro Paese del mondo – ad eccezione forse della Russia – è turbato come questo, e quindi nessun altro Nunzio del mondo si trova in una situazione come la mia. Se almeno i Superiori fossero così buoni da non aumentare le mie preoccupazioni, sarebbe già un sollievo …
Ella, anche quando sono in Berlino, può indirizzare pure tutto a Monaco, ove rimane un Segretario (l'altro viene con me), che fa subito seguire tutto. Ad ogni modo, – in caso di telegramma urgente, ad esempio, – prego di indirizzare tutto a "Franziskus-Sanatorium – Burggrafenstrasse 1 – Berlin W. 62"; l'ultima volta un telegramma urgente mi fu mandato dalle Graue Schwestern, e così non lo ricevetti che al mio ritorno a Monaco!
Con inalterabile affetto
Sempre Suo
+ Eugenio Pacelli
P.S. – Mi duole che Ella non abbia accettato la proposta di venire a passare qui due o tre settimane. Creda pure che sarebbe stato curato razionalmente come si conviene, e sarebbe stato quindi un bene non solo per Lei personalmente, ma anche per il S. Padre, in quanto che Ella, ben rimesso, avrebbe potuto prestarGli, se fosse possibile anche con maggior alacrità, i Suoi servigi, di cui Egli ha tanto bisogno e nei quali Egli ripone così piena e meritata fiducia!
1↑Hds. korrigiert von Pacelli.
2↑"Cancelliere […] parte" hds. in blauer Farbe unterstrichen, vermutlich
vom Empfänger.
3↑Absatz "Cancelliere […] risposta!" am rechten Seitenrand hds. mit
blauer Farbe markiert, vermutlich vom Empfänger.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe] vom 19. November 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 10810, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/10810. Letzter Zugriff am: 09.10.2024.
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- Aufenthalt Pacellis in Berlin vom 27. November bis zum 6. Dezember 1923465
- Aufenthalt Pacellis in Berlin vom 3. bis zum 8. Juli 1923462
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- Graue Schwestern der heiligen Elisabeth in Berlin14067
- Inflation in der Weimarer Republik 1918-19239025
- Privatkorrespondenz Pacellis mit Pizzardo298
- Reichsregierung (1923-10-06 – 1923-11-30) Kabinett Stresemann II18017
- Schreiben Pizzardos vom 10. Oktober 192328085
- Sturz des Kabinetts Stresemann II am 23. November 1923460