Dokument-Nr. 291
Pacelli, Eugenio
an Gasparri, Pietro
Berlin, 18. Februar 1927
Regest
Pacelli übersendet Gasparri seinen Briefwechsel mit dem württembergischen Staatspräsidenten Bazille und berichtet über seine Unterredung mit dem Württembergischen Gesandten in Berlin, Bosler. Den Wunsch der Regierung, dass das Domkapitel zuerst eine Kandidatenliste aufstellen solle, aus der der Heilige Stuhl dann Kandidaten auswähle, habe er mit Nachdruck zurückgewiesen. Er schlug Gasparri aber vor, dem Wunsch Stuttgarts zu entsprechen, drei statt zwei Kandidaten auf die Wahlliste zu setzen, und brachte neben Sproll und Baur Georg Stauber in Vorschlag.Betreff
Provvista della Sede vescovile di Rottenburg
In esecuzione dei venerati ordini comunicatimi col telegramma cifrato N. 34, mi diedi premura d'indirizzare al Sig. Bazille

La mattina del 10 corrente venne a visitarmi il Sig. Dr. Bosler




54v
stato ciò concesso dalla
S. Sede, dopo la mutazione della forma di Governo
Ho risposto dichiarandomi ben dolente di non poter trasmettere una simile domanda alla S. Sede, la Quale si era già pronunziata intorno alla medesima nel senso della succitata mia Nota. Soggiunsi esser preferibile di lasciare in disparte l'anzidetta questione teorica circa la permanenza in vigore delle Bolle e di procedere invece quanto prima alla conclusione di un nuovo accordo adattato alle mutate circostanze





55r
resse a tale provvedimento
provvisorio; ma ciò non si comprenderebbe più ora che la situazione si è consolidata e
stabilita. Il Governo del Württemberg, a differenza dei due più grandi Stati della Germania
(la Prussia






55v
ezioni di ordine
politico.Il Sig. Bosler è tornato da me ieri mattina e mi ha consegnato la Nota in data del 15 corrente, di cui ho egualmente l'onore di rimettere copia qui compiegata all'Eminenza Vostra (Allegato II). In essa il Sig. Bazille, dopo aver assicurato che divide pienamente il desiderio della S. Sede riguardo ad una sollecita provvista della diocesi di Rottenburg, dichiara che, quantunque avrebbe preferito per considerazioni giuridiche e pratiche il modo di elezione sinora usato, accetta quello proposto per il caso attuale dalla S. Sede, però sotto le seguenti condizioni o supposizioni: 1.º) Poiché il Governo del Württemberg dovrà reclamare nella futura Convenzione per sé e per il Capitolo cattedrale di Rottenburg almeno quei diritti


56r
Governo che
non vi siano obbiezioni contro l'eletto. 2.º) Siccome il Governo stesso dovrà poi
rendere conto dinanzi al Parlamento
Risposi al Sig. Ministro che si cita completamente a torto in questa occorrenza il precedente del Concordato bavarese. Infatti 1.º) questo prevede non soltanto la lista del Capitolo della vacante Chiesa arcivescovile o vescovile, ma anche quelle triennali dei Vescovi e di tutti gli altri Capitoli bavaresi, mentre ora non si avrebbe che la prima. 2.º) Secondo l'anzidetto Concordato la S. Sede elegge liberamente il Vescovo fra tutti i proposti, mentre che ora il Governo württemberghese lascerebbe alla S. Sede soltanto la facoltà

56v
lungo, mentre è comune desiderio della S. Sede
e del Governo di porre una buona volta fine alla presente vertenza, anche allo scopo di
procedere poi alle trattative per un definitivo regolamento delle relazioni fra i due Poteri
in quello Stato.Quanto alla seconda supposizione, vale a dire alla designazione di tre candidati invece di due, dissi al Sig. Bosler che avrei riferito tale domanda alla S. Sede. Al qual proposito mi sia lecito di sottoporre umilmente e subordinatamente al superiore giudizio dell'Eminenza Vostra, se non sia forse possibile di fare una concessione su questo punto. - Allorché si trattò, durante i negoziati che precedettero le Bolle di circoscrizione, di concedere ai Governi il diritto di escludere dalle liste dei Capitoli i candidati meno grati, il Cardinale Consalvi

57r
contro la S. Sede nel Parlamento e nella
stampa. Qualora il S. Padre


In fine di questo ossequioso Rapporto mi sia permesso altresì di rilevare come il prolungarsi delle discussioni circa la provvista della Sede vescovile non manca di produrre nel Württemberg, secondo che mi è stato riferito da varie fonti degne di fede, inquietudine ed agitazione. Nel supplicare perciò l'Eminenza Vostra a volersi degnare di significarmi colla maggior possibile sollecitudine quale risposta debba dare alla Nota del Sig. Bazille, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico